Il DM 4 luglio 2019 “Incentivazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti eolici on shore, solari fotovoltaici, idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione” entrato in vigore lo scorso 10 agosto ha segnato il ritorno di misure incentivanti per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW.
L'accesso all'incentivo avviene in maniera diversa a seconda della potenza degli impianti:
- registri per impianti di potenza inferiore ad 1 MW
- aste al ribasso per impianti di potenza uguale o superiore ad 1 MW
Sono previste 7 successive procedure di Registri e Aste, che restano aperti per 30 giorni dalla pubblicazione del bando; entro 90 giorni dalla data di chiusura vengono pubblicate le relative graduatorie, secondo il seguente calendario:
L’incentivazione è riconosciuta in riferimento all’energia prodotta netta da impianti a fonti rinnovabili e immessa in rete. L'art. 7 del Decreto prevede due tipologie di incentivi: una Tariffa incentivante omnicomprensiva (To) o un Incentivo (I), calcolato come differenza tra un valore fissato e il prezzo zonale orario dell’energia (riferito alla zona in cui è immessa in rete l’energia elettrica prodotta dall’impianto). Gli impianti di potenza inferiore o uguale a 250 kW possono scegliere l’una o l’altra tipologia e cambiare sistema non più di due volte durante l’intero periodo di incentivazione. Per gli impianti di potenza superiore a 250 kW è previsto esclusivamente il riconoscimento dell’Incentivo.
Il DM2019 individua, in funzione della fonte, della tipologia d’impianto e della categoria d’intervento, quattro distinti Gruppi, caratterizzati da differenti processi di riconoscimento degli incentivi:
Per ciascuna fonte, tipologia di impianto e classe di potenza, è individuata una tariffa incentivante erogata per la vita media utile dell'impianto. Sono previsti due premi, cumulabili tra loro:
- 12 €/MWh, su tutta l'energia prodotta, per gli impianti fotovoltaici installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
- 10 €/MWh, da riconoscere all’energia prodotta e autoconsumata, a condizione che la stessa superi il 40% dell’energia prodotta netta, per gli impianti di potenza inferiore o uguale a 100 kW realizzati su edifici.
Registri ed aste sono accessibili non solo ai singoli impianti, ma anche ad aggregati di più installazioni del medesimo gruppo di tecnologie, che partecipano come un unico impianto, sulla base della potenza complessiva.
Per partecipare ai registri, ogni impianto deve avere potenza unitaria superiore a 20 kW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia inferiore a l MW; per gareggiare nelle aste ogni installazione deve avere potenza maggiore di 20 kW e non superiore a 500 kW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia uguale o superiore a 1 MW.
Gli impianti ammessi alle graduatorie dei Registri o delle Aste accedono agli incentivi previa presentazione dell’apposita richiesta, trasmessa esclusivamente secondo le modalità specificate nel Regolamento Operativo per l’accesso agli incentivi, che specifica inoltre le circostanze che, se accertate dal GSE, comportano l’esclusione dell’impianto dalla graduatoria.
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